Stamani la giornata appena appena nuvolosa promette bene per il secondo "anello del Sabato" : arrivo a Prato (61m) alle 8,30 e lascio l'auto in via Diaz all'inizio della strada asfaltata che in leggera salita conduce in circa 10' al paesello di Filéttole (142m). Questa stradina è molto panoramica e come si vede dalle scritte sui muri e sull'asfalto è anche meta abituale di coppiette e compagnie di ragazzi che si radunano qui la sera.
Da Filèttole sempre su stradina asfaltata panoramicissima in leggerissima salita in mezzo a campi di olivi e greggi di pecore raggiungo in 10' le casine del borgo di Carteano, dove imbocco il


Dopo circa 15' di facile cammino entriamo nel bosco vero e proprio arrivando al primo bivio che ci indica la località Crocicchio di Valibona ad 1h55' di marcia sempre sul sentiero 40.
Proseguo quindi lungo la valle del Rio Buti (tra l'altro, proprio in questa zona , tra i boschi di Faltugnano,si trovava il covo in cui fu tenuto prigioniero Giuseppe Soffiantini), in un bellissimo bosco di lecci e querce. L'antica mulattiera che conduce al crocicchio di Valibona è a pendenza costante poiché nel medio evo il tracciato era percorso da carovane di muli e cavalli, ed è un piacere da percorrere. A quota 328m, con una piccola deviazione a sinistra si possono raggiungere vicino al fiume che scorre in basso le Grotte del Rio Buti, seguendo il largo sentiero (


Accelero il passo perchè non mi piace proprio trovarmi tra i due fuochi dei cacciatori e dell'animale prevedibilmente pericoloso!.. ma guarda te, uno esce per fare una passeggiata tranquilla e invece... vabbè...
Arrivato al Crocicchio di Valibona (617m), dove incrocio di nuovo una jeep di cacciatori, anzichè dirigermi subito verso sud lungo i prati che in salita portano fino alla cresta della Calvana e sul Monte Cantagrilli, confortato dalle tabelle che segnano solo 1h di tempo necessario, decido di andare a nord, verso la parte più selvaggia e boschiva della Calvana, e verso la sua cima più alta - si fa per dire.. :) - il Monte Maggiore (917m).


I 200m circa di dislivello residui vengono superati con qualche problema per la difficoltà di riconoscere i segnavia sui pascoli. E' sufficiente comunque osservare la parte sommitale del monte e dirigersi in tale direzione... non si può proprio sbagliare!



In questa località la notte tra il 2 e il 3 Gennaio del 1944 avvenne il primo scontro a fuoco partigiano della Toscana, tra un gruppo di camicie nere e carabinieri e la brigata partigiana "Lupi Neri" guidata da Lanciotto Ballerini, che aveva fatto nel fienile dell'antico borgo medievale di Valibona la propria base. Al termine del duro scontro per rompere l'accerchiamento dei fascisti, sono in tre i partigiani a restare sul campo, compreso il capo brigata, e una lapide a pochi metri dal paese commemora questo episodio.

Da Valibona, in 5 minuti tramite una stradina carrabile di raccordo, si raggiunge nuovamente il Crocicchio.
Mi dirigo adesso sul crinale sud, salendo sul Monte Cantagrilli (818m) , attraversando dei bei poggetti di prato e biancospino con bella vista sulla boscosa valle del Rio Buti, su Valibona e sul Monte Maggiore. Raggiungo la cima dopo circa 30': è anch'essa sormontato da una croce, stavolta però molto più grande!


Il percorso sul crinale non presente difficoltà e il panorama è sempre splendido, anche se la posizione del sole rende difficile fare foto nitide della piana di Firenze e Prato. Incontro qualche cavallo allo stato brado e tre o quattro bovini di razza calvanina che non mi degnano di uno sguardo.




L'idea originale è quella di arrivare all'incrocio con il

Arrivato all'incrocio però, poichè non sono ancora stanco, decido di proseguire sul crinale verso sud, in direzione Casa Rossa, che viene indicata a soli 20' di distanza, con l'idea di prendere lì il


In realtà arrivato alla Casa Rossa (454m) , una vecchia casupola in stato di abbandono e forse utilizzata solo dai pastori nel periodo estivo, scopro dai segnavia che il

Decido quindi di tagliare la testa al toro, di abbassarmi ancora di quota e raggiungere Poggio Castiglioni, godermi la vista di Firenze, Calenzano, Sesto Fiorentino e Prato e poi ridiscendere tramite un diverso sentiero, il
22 , che conduce direttamente a Prato, più o meno in prossimità della macchina.
A Poggio Castiglioni (429m), in posizione assolata e su terreno brullo e scoperto raggiungo la croce (altra visuale spettacolare, stavolta su Calenzano, Sesto Fiorentino e Firenze) , e da li imbocco il
22 (attenzione che l'inizio del 22 è a sud della croce a differenza di quanto indicato dalla cartina, inoltre non è ben segnalato e si deve guardare con attenzione i segnavia sbiaditi sulle rocce seminascoste dalla vegetazione per non sbagliare direzione in questo primo tratto!)



Devo ammettere che il tragitto in discesa sul
22 è veramente sfiancante, vuoi per i 23Km che ho alle spalle, vuoi per l'acqua chè è finita (avevo con me 3l di acqua), vuoi per il sentiero che nel finale diventa parecchio sassoso e fastidioso da percorrere in discesa! Si passa comunque attraverso un bel bosco di cipressi e faggi con le voci e i rumori della città sottostante che diventano via via sempre più evidenti... sic!

A Poggio Castiglioni (429m), in posizione assolata e su terreno brullo e scoperto raggiungo la croce (altra visuale spettacolare, stavolta su Calenzano, Sesto Fiorentino e Firenze) , e da li imbocco il






Il
22 terminerebbe in località S.Anna, ma ad un incrocio non molto chiaro sbaglio strada e anzichè proseguire lungo la costa, scendo a Prato arrivando in prossimità del chiesino di Santa Cristina a Pimonte (118m). Questo mi costringe ad allungare leggermente di qualche centinaio di metri il tragitto da fare su strada asfaltata per raggiungere la macchina, ma poco male!

Riassunto
Percorso: Prato, Filéttole, Carteano, Sella di Valibona, Forre ai Cerri, Monte Maggiore, Valibona, Monte Cantagrilli, La Retaia, Sella di Cavagliano, La Casa Rossa, Poggio Castiglioni, Santa Cristina a Pimonte, Prato (Sentieri


Distanza: circa 24Km
Dislivello: circa 1200m in salita
Durata: 9h 30' con poche e brevi pause
Persone incontrate: una squadra di cacciatori di cinghiale, qualche altro escursionista sulla Retaia.
Note: percorso non difficile ma lungo e che richiede allenamento fisico. Diversi tratti di sentiero sui crinali e sui pascoli non sono segnati bene o i segnavia su sassi ed alberi sono sbiaditi. E' difficile perdersi ma comunque la presenza di mulattiere e stradine varie può indurre in errore e condurre chissà dove. Non ci sono sorgenti d'acqua nè fontane, e i miei 3l sono stati appena sufficienti.
Accipicchia quanti bei posti che abbiamo intorno..non che non lo sapessi ma farli in così poco tempo seguendo i tuo post..mi ha sfinita!
RispondiEliminavado a riposarmi un pò..
Buonagiornata
Giulia
Percorso bellissimo con spledidi panorami. Non presenta difficolta' tecniche ma e' molto impegantivo fisicamente. E' consigliato un buon allenamento in montagna.
RispondiEliminaAvendo a disposizione soltanto mezza giornata ho percorso una parte dell'itinerario (Prato, Filéttole, Carteano, Sella di Valibona, Foce ai Cerri, Monte Maggiore e ritorno sui miei passi). Sono partito alle 13 e con mia grande sorpresa, e grande fatica (una breve sosta soltanto), alle 16 ero sulla vetta del monte maggiore dove mi sono potuto concedere anche una pennichella di un'oretta sotto un solicino splendido e con il rumore dei cavalli accanto a me.
RispondiEliminaItinerario affascinante in quanto si attraversa sia boschi fitti che aree più brulle. Attenzione nella parte finale per la scarsa segnaletica.
Con grande piacere ho notato che è in corso un'opera di restauro del diroccato paesino di Valibona per renderlo museo della memoria. Ottima opera di valorizzazione sia dell'itinerario ma soprattutto della storia che si porta dietro il posto.
Un saluto e camminateci!!!!